LA FAMIGLIA NELL'OTTOCENTO

Lo sviluppo demografico

Insieme alla rivoluzione industriale e alla crisi definitiva del sistema sociale e politico dell'Antico regime, l'altro fenomeno "epocale" dell'Ottocento europeo fu la grande trasformazione demografica, di aumento costante e massiccio della popolazione che interessò tutto il continente europeo.

Tra il 1800 e il 1900, si verificò in alcuni Paesi europei un aumento demografico tale far parlare di evento eccezionale: era la prima volta che si verificava nel continente europeo una crescita demografica di questa portata.

Un aumento così notevole e ininterrotto sembra mettere in crisi una delle teorie demografiche della storia, quella dell'economista inglese Thomas Malthus (1766-1834) che enunciò una vera e propria legge sullo sviluppo delle popolazioni, in base ad essa: l'accrescimento della popolazione tende naturalmente a superare quello delle risorse alimentari disponibili, con il risultato di portare alla lunga a una situazione d'insufficienza di beni e ad un conseguente crollo demografico.
Secondo Malthus, per evitare gli esiti più distruttivi dello sviluppo demprafico (quali carestie, epidemie e guerre) si rendeva quindi necessario controllare le nascite, diffondendo la pratica del celibato e del nubilato, o favorendo un'innalzamento dell'età matrimoniale. Perchè questa teoria sembra essere messa in crisi dall'andamento demografico europeo dell'800? Innanzi tutto perchè nel secolo che stiamo considerando non solo si registrò un incremento della popolazione, ma anche perchè si è verificato in quegli anni un aumento del prodotto interno lordo pro capite, quindi condizioni economiche migliori.


Nonostante l'aumento della popolazione europea sia stato accompagnato da un adeguato aumento della produzione, almeno due fenomeni permisero di rendere meno pesante l'impatto demografico sull'andamento delle risorse: l'emigrazione dalle campagne alle città e dall'europa verso i continenti extraeuropei, e l'inizio della diffusione di pratiche anticoncezionali. Il fenomeno migratorio è sicuramente quello demograficamente più significativo nel XIX secolo, mentre il controllo delle nascite attraverso pratiche anticoncezionali assunse un notevole valore demografici soprattutto a partire dal secolo successivo; parlare di migrazione vuol dire parlare di urbanizazione, fenomeno che in alcune regioni europee cominciò precocemente, ma che divenne generalizzato nel corso dell'Ottocento. Più impressionante fu l'emigrazione transoceanica, che interessò molti milioni di europei di tutte le regioni del continente. Questo fenomeno mostra che in molte regioni del continente le risorse disponibili per la popolazione non erano sufficienti a far fronte a un'imponente crescita demografica. L'altro fenomeno che cominciò a manifestarsi fu il controllo delle nascite per via anticoncezionale.



(Dal brani di Michelle Perrot "Figure e compiti" )

L'uso di pratiche anticoncezionali è stato senza dubbio conseguenza della presa di coscienza del bambino e di tutto ciò che egli implica, specialmente per l'educazione. Meglio curato, coccolato, amato, il bambino diventa più raro. I mezzi di questa concezione volontaria ci restano oscuri, certuni non ne conoscono altri al di fuori dell'esistenza, per evitare di mettere al mondo un bambino certe donne si sottraggono. Il coito interrotto lascia l'iniziativa al marito a cui aspetta "di stare attento". Negli ambiti agiati ci si attiene di più alle pratiche apprese clandestinamente al bordello, lavande che presuppongono l'uso dell'acqua, e che faranno la fortuna del bidè. Preoccupati di insegnare ai proletari e alle donne la concezione volontaria ("Donna impara ad essere madre solo quando lo vuoi" - 1906) i seguaci della teoria di Malthus si sforzano di diffondere preservativi, la loro propaganda va spesso ad urtare contro la ripugnanza delle donne, messe di fronte a esigenze impossibili e forse urtate da questo ingerirsi negli affari loro. In caso d'incidente, molte preferiscono ricorrere all'aborto. Praticato soprattutto in città da un numero crescente di donne sposate multipare, l'aborto sembra essere stato utilizzato come forma di contraccezione. Questo significa che per quanto la pratica della contraccezione volontaria sia progredita, la scarsità dei mezzi contraccettivi lascia un posto enorme "all'accidente". "Ritrovarsi incinta", "essere in un brutto guaio"... Sono modi popolari d'indicare una gravidanza che non è necessariamente accolta dalla contentezza generale.

Come spiegare questo processo di portata indubbiamente epocale? Per rispondere a questa domanda dobbiamo servirci dei dati relativi ai tassi di natalità e di mortalità dei più importanti Paesi europei.



(Dal brano di Th.McKeown" L'aumento della popolazione nell'età moderna" )

Il declino della mortalità è dipeso essenzialmente da una riduzione delle morti causate da malattie infettive, causa principale di morte fino ad oggi. Il calo della mortalità non è stato influenzato in maniera rilevante dall'immunizzazione o dalla terapia prima del 1935, quando sono stati introdotti i sulfaminici. Un'altra possibile spiegazione della diminuzione della mortalità è un netto miglioramento delle condizioni ambientali. Altri fattori furono il miglioramento delle condizioni igeniche, ambientali, alimentari (sopratttutto del latte).

Questa tesi si scontra con alcune considerazioni che fanno rivalutare alcune interpretazioni diverse. Alcune di queste riguardano la complessa relazione tra nutrizione ed infezione. Un primo abbassamento della mortalità avvenne già tra la metà del Settecento e la metà dell'Ottocento, ma durante questo periodo non sembra che si producessero forti progressi nei regimi alimentari. In Francia verso il 1870 il 70% delle calorie proveniva da cereali e carboidrati, e l'apporto proteico di origine animale era assai basso. E' inoltre documentata in larga parte dell'Europa in questo periodo una diminuzione dei salari reali. Non sono pochi gli elementi contro l'ipotesi alimentare per spiegare i regressi della mortalità, mentre certamente i miglioramenti della nutrizione debbono avere favorevolmente sostenuto la rapida crescita della sopravvivenza verso la fine del secolo.















L'incremento demografico nell'Ottocento europeo

caratteristiche Elementi di novità spiegazione
Questo fenomeno interessa tutto il continente europeo, tra il 1800 e il 1900

-si tratta di un fenomeno eccezionale

-caratterizzato da un aumento demografico ininterrotto che mette in crisi varie teorie storiche


- controllo delle nascite

- emigrazione ed urbanizazione

- migliori condizioni: igeniche, alimentari, ambientali.

Non ci sono spiegazioni storiche riguardo questo fenomento di grande portata in quanto si è cercato di dimostrare statisticamente e attraverso documenti storici le cause di questo fenomeno,attribuendo la responsabilità a miglioramenti nei diversi ambiti come l'igene,l'alimentazione e l'ambiente ma dati statistici dimostrano risultati contrastanti.